Monache Adoratrici Perpetue del SS.Sacramento

La Fondatrice Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione

Madre Maria Maddalena dell'Incarnazione, Caterina Sordini, nacque a Porto S. Stefano (Toscana) il 16 aprile 1770. Attratta alla vita religiosa entrò, nel 1788, nel monastero francescano di Ischia di Castro (VT).
Durante l'anno di noviziato, il 19 febbraio 1789, ricevette da Dio l’ispirazione di fondare un Ordine Monastico di clausura papale, dedito alla contemplazione e alla ininterrotta Adorazione di Gesù in Sacramento.
Solo molto più tardi, con il consenso di Papa PIO VII, riuscì nel suo intento, giungendo a Roma il 31 maggio 1807, in un momento assai difficile per la Chiesa. Il 2 febbraio 1808 la piccola Comunità nascente delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento, riceveva l'approvazione pontificia.
La Madre era tenuta in grande stima dal Papa PIO VII. Questi fu fatto prigioniero dai soldati di Napoleone e portato lontano dalla Sua sede e di conseguenza anche Madre M. Maddalena dovette chiudere il Monastero e fu mandata in esilio (1811) a Firenze.
Tornata a Roma nel 1814 diede impulso all'Ordine dell'Adorazione Perpetua che fu approvato apostolicamente nel 1818. Alla Sua morte, avvenuta il 29 novembre 1824, il Monastero di Roma si trovò ben stabilito e il nuovo Ordine consolidato.
Le Adoratrici sono presenti in oltre 90 monasteri sparsi in tre continenti: Europa, America e Africa.

Il carisma

"Sull'Eucaristia, fonte e culmine di tutto il culto della Chiesa e di tutta la vita cristiana (Conc.Vat. II) si fonda la missione dell'Ordine delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento e da Essa prende la propria fisionomia e lo spirito caratteristico. Consacrate al Mistero Eucaristico, le Adoratrici hanno in Esso dove vivere e donde vivere (Cost. art. 22)". Spiritualmente operanti nel cuore della Chiesa attingendo alla sorgente dell'Eucaristia, testimoniano a tutti la Presenza di Dio Amore tra gli uomini.

Presenza in Genova

Il monastero di Albaro ebbe origine dall'ispirato desiderio di una nobile donna genovese Antonietta Celesia ved. De Ferrari che concepì l’idea di assecondare la vocazione religiosa della figlia Teresa la quale entro a 19 anni nel Monastero delle Adoratrici Perpetue di Monza 1'11 ottobre 1873. Teresa De Ferrari veniva designata Superiora del Monastero di Albaro in Genova, dove sua madre Antonietta, fra enormi difficoltà preparava la culla della nuova Fondazione mettendo a disposizione la proprietà e la sua stessa casa in una delle più belle zone residenziali di Genova.
Sr M. Teresa del Sacro  Cuore di Gesù, con altre quattro consorelle, partiva da Monza e giungeva a Genova il 10 febbraio 1884 prendendo alloggio provvisorio in una palazzina che da allora divenne la Piccola Casa del Sacro Cuore di Gesù. L'indomani, festa della Purificazione, Gesù prendeva possesso santificandola con la Sua Presenza. Intanto sul ridente colle di Albaro fervevano i lavori del costruendo Monastero: due anni dopo le Adoratrici vi si raccoglievano e, sempre nella festa della Purificazione, aveva inizio l'Adorazione Eucaristica, notte e giorno senza interruzione.
La Serva di Dio Antonietta Celesia De Ferrari moriva in concetto di santità il giorno 21 gennaio 1901 dopo aver pronunciato i voti religiosi e veniva sepolta rivestita dell'abito di Sacramentina. La Serva di Dio Madre M. Teresa del S. Cuore di Gesù, Superiora e Fondatrice del Monastero spirava santamente il 2 gennaio 1922.
La notte del 6 novembre 1942 una bomba distrusse la Chiesa e il Monastero. Allora una Consorella, di famiglia benestante di agricoltori, propose di andare in casa sua a Paderna Tortona, dove la Comunità fu accolta e ospitata per circa tre anni continuando così, pur fra non pochi disagi, la loro vita di Adoratrici del SS. mo Sacramento.
Finita, la guerra, appena rifatto il tetto del monastero distrutto dai tizzoni incendiari, vi ritornarono.
Nel frattempo la Comunità fu ospitata per un certo periodo nella Villa Campostano evitandone così la requisizione e l'occupazione militare. In seguito, la Contessa Campostano decise di costruire una Casa del Signore alle Sacramentine  che, con la loro presenza, le avevano salvato la sua.
Così, su progetto dell'architetto Crosa, sorgeva la nuova Chiesa delle Sacramentine.
La Madre desiderava ardentemente che Gesù Eucaristia fosse adorato ininterrottamente non solo dalle monache, ma anche dai fedeli laici.
La Madre consacrò il Suo Ordine, fra l'altro l'ultimo approvato dalla Chiesa come tale, alla Vergine Addolorata a cui il Papa PIO VII aveva affidato le sorti della Chiesa sotto Napoleone. Dando alle Sue figlie l'Addolorata come Madre, M. Maria Maddalena le legava alla Croce come mistero di dolore, di un dolore però che è promessa di vita e di fecondità.

Riferimento a Genova

Monastero Sacramentine
Via G. Byron 15
16145 Genova
tel. 010.363901

 
 
   
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