Monache Agostiniane di S. Chiara e S. Sebastiano

L’ esperienza di S. Agostino

Giuridicamente gli Agostiniani esistono dal 1256 e le loro radici affondano nell’esperienza del grande Padre S. Agostino vissuto dal 354 – 430.
La regola di S. Agostino vive per molti secoli come fondamento della Regola di vita scelta prima da molti Ordini Canonicali e poi delle Congregazioni che si ispirarono agli scritti e alla regola Agostiniana.


Potremmo trovare tre diverse radici che delineano i diversi percorsi che caratterizzano il cammino della vita consacrata vissuta dagli Agostiniani.
I diversi percorsi Possiamo riassumerli come
- L’esperienza vissuta da S. Agostino dopo la conversione
- L’esperienza eremitico – contemplativa
- L’esperienza della fraternità apostolica.

S. Agostino giunge alla Fede dopo un lungo tempo segnato da errori, fallimenti, delusioni e una paziente ricerca del vero e del bene, come è documentato dal diario autobiografico “Le Confessioni”.
Riceve il Battesimo nel 387 che segna la sua piena donazione a Cristo e, con gli amici che lo seguono, condivide la prima esperienza di vita comunitaria .
Ritorna in Africa, viene consacrato sacerdote nel 391 dove, con il consenso del suo Vescovo costituisce una Comunità monastica.
Continuerà a vivere da monaco anche da Vescovo  (dal 395) e, mentre assolveva alle molte urgenze pastorali, con particolari autorevolezza diffondeva e proteggeva nell’Africa mediterranea la vita religiosa.
Istituì presto i monasteri femminile:  il primo fu affidato alla sorella; ma presto se ne aggiunsero altri.
Possidio, il suo biografo, ci informa che alla morte di Agostino si contavamo  molti e fiorenti monasteri femminili e maschili.
Le invasioni vandaliche e, in un secondo tempo, gli Arabi con le loro minacce contribuirono ad allontanarli in cerca di altre zone più sicure.
In questa fase di diaspora sorsero molti altri monasteri nell’Italia meridionale e insulare e infine il Carisma agostiniano rifiorì in diverse zone d’Europa.

L’esperienza eremitico – contemplativo

Nei secoli XII – XIII, nel diffuso risveglio spirituale, sorgono molti nuovi istituti religiosi che scelgono di vivere una vita eremitica- contemplativa secondo le indicazioni agostiniane , austera ed impegnata nella preghiera, nella penitenza e nella vicinanza con il popolo senza la specifica cura pastorale.

L’esperienza apostolica

Solo nel 1256, per volere del Papa Alessandro VI, tutti i monasteri eremitici presenti in Italia ma anche oltr’Alpe confluiscono nell’unico Ordine  “gli Eremitani di S. Agostino”.
Secondo le indicazioni del Papa i monaci si impegneranno ad unire alla professione dei consigli  evangelici l’apostolato diretto in mezzo al popolo, come sempre bisognoso di testimonianza, di evangelizzazione e di cura pastorale.
L’Ordine Agostiniano si caratterizzava nell’impegno contemplativo-apostolico teso alla ricerca di Dio: nella preghiera, nello studio, nella vita comune per trasmettere la verità ricercata e trovata.
Leggiamo nella regola agostiniana: …” il monito principale per cui siete INSIEME RIUNITI E’ QUELLO DI VIVERE CONCORDI NELLA CASA, PROTESI VERSO DIO NELL’UNITA’ DELLA MENTE E DEL CUORE:”
La vita religiosa consiste nel consacrare la propria vita offrendola a Dio e impegnandola nel servizio per il bene di tutti, nella fraternità e nell’amicizia spirituale.
Tipicamente agostiniani sono il culto della comunione ecclesiale ed il senso profondo dell’amicizia.
Nella grande Famiglia Agostiniana occupano un posto importante le monache che testimoniano e mettono in rilievo il valore della contemplazione .
Trovare Dio è trovare la felicità, è ritrovare il senso pieno della propria esistenza:

“CI HAI FATTI PER TE, SIGNORE E IL NOSTRO CUORE E’ INQUIETO, FINCHE  NON RIPOSA IN TE”

Le monache sono chiamate a realizzare il profondo desiderio che fu di Agostino e dei suoi discepoli ma che essi non hanno potuto attuare pienamente per le impellenti esigenze apostoliche.
La loro ricerca di DIO si attua nella preghiera fatta per tutta l’umanità a nome della Chiesa, nella lode continua, nel silenzio e nel servizio fraterno in piena comunione con il servizio apostolico dei monachi Agostiniani.
Tutto questo è ben compendiato nello stemma dell’Ordine: libro aperto e cuore fiammeggiante trapassato da una freccia.
“Verità nella carità e carità nella verità”  In questa sintesi ritroviamo la personalità di Agostino teologo e santo.
La clausura è una significativa testimonianza per la nostra generazione, assetata di DIO anche se distratta da tanti messaggi di egoismo, di nichilismo e di individualismo.

Presenza in Genova

Le Monache Agostiniane sono presenti a Genova dalla fine del XIII Secolo.
Fondate da Ettore Vernazza, per accogliere le ragazze in difficoltà.  Il Monastero a Capo di S. Chiara è presente dal 1900, e ha colse all’inizio del 1930 le Monache di S. Sebastiano.

Riferimento a Genova

Monastero Agostiniane di S. Chiara e S. Sebastiano
via al Capo di S. Chiara, 16 
16146 Genova
tel. 010. 3993315

 
 
   
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